Aspra , Piazza Monsignor Cipolla, 2 agosto 2014
“La raccolta di fotografie esemplari di Aspra (tratte o meno da carto-
line d’epoca) accompagna, nella ricostruzione della storia dei luoghi
e delle loro peculiarità naturali e monumentali, insieme al quotidiano esternato a rappresentare un tempo, un carattere, una identità…è una attenta e circostanziata ricognizione etnoantropologica che
dà uno sguardo, uno spaccato d’insieme, cadenzato sulla borgata marinara di Aspra, che di Bagheria fa amministrativamente parte (anche se con un proprio Consiglio autonomo), ma che possiede caratteristiche sue proprie che ne fanno un unicum della provincia costiera palermitana.
Dall’archivio di altri collezionisti possiamo ricavare i volti della gente, le fasi della pesca, la vendita delle mercanzie, le barche, il lavoro attento dei Salatura, la convivialità, le feste, i matrimoni, i riti, le ricorrenze, i Pirriatura i Niscitura che trasportavano i “balatuna”,
con gli attrezzi connessi, insieme al ricordo di ville e villini, stabili-
menti balneari, chalet a mare, edifici sacri e chiese, ormai fissati nella
memoria oltre che nell’obiettivo. sono doverosamente presenti anche gli affreschi di Renato Guttuso, restaurati dalla Provincia Regionale di Palermo, nella Chiesa Maria SS. dell’Addolorata e che videro pure l’apporto di Giuseppe Pillitteri, uno scultore da non dimenticare.
Non mancano i ritratti di figure tipiche, famiglie, scolaresche d’altri
tempi e una struggente maternità tratta dall’archivio di G. Battista sardina, insieme alle immagini di tipiche attività sociali e culturali della zona.” (Tommaso Romano).
“Le immagini documentano ampiamente solo alcuni aspetti di quello
che era Aspra, borgata che nel ricordo dei più anziani sopravvive avvolta in un alone di struggente nostalgia. Da qualche particolare scampato alle distruzioni, e da queste foto, possono confrontarsi quanto è andato perduto con ciò che lo ha sostituito e non con vantaggio per quest’ultimo: il “consumismo”, la crescita tumultuosa di una “terra impareggiabile” e “incomparabile” ha favorito una sorta di degrado.
Le foto riportate sono state scattate quasi con sentimento di timida
reverenza nei confronti della natura. e tale spirito si coglie appieno nell’equilibrata inquadratura di dimore e alberi, nei fabbricati che non vogliono apparire, e non appaiono, invadenti, sul mare ancora principale protagonista. Terra indicibilmente bella, dunque, protesa armonicamente tra cielo e mare.” (Umberto Balistreri)
La mostra documentaria , si è avvalsa del contributo di svariati collezionisti e fotografi (G. Battista Sardina, Angelo Restivo, Antonino Russo, Mimmo Aiello, Dionisio Balistreri, Umberto Balistreri, Giovanni Tarantino, Erminio Di Maria, Carlo Puleo, Angelo Lanza, Ciccarelli, Sciortino, Brunetto, S. Galioto, Angelo Lanza, Antonella Sciortino, Mariella Buttitta, Paola Galioto Grisanti, Luca Brunetto, Giuseppina Tantillo, Giuseppe Coffaro, Vanella, Lo Coco, Nino Visconti, Buglisi, Gino).
Un notevole contributo all’iniziativa è stato conferito da Nino Chiello ed in particolare dall’Archivio Angelo Restivo, le cui foto su Aspra si riproducono.
Le fotografie esposte sono state donate al Museo delle Acciughe di Aspra, dei Fratelli Girolamo e Michelangelo Balistreri , che , per l’occasione, ha riservato un adeguato ambiente espositivo.